L’uso frequente di dispositivi come smartphone e tablet per calmare bambini della fascia tre – cinque anni è associato a un aumento dell’alterazione delle emozioni, soprattutto tra i maschi. È la conclusione cui è arrivata una ricerca pubblicata su JAMA Pediatrics da un team coordinato da Jenny Radesky, dell’Università del Michigan, negli Stati Uniti.
Lo studio ha incluso 422 genitori e 422 bambini dai 3-5 anni ed è stato condotto prima dell’inizio della pandemia. I ricercatori hanno valutato, confrontandosi con i genitori, quanto spesso usavano questi device elettronici per calmare i propri figli, andando poi a evidenziare l’eventuale associazione con sintomi di reattività emotiva o disregolazione, come rapidi cambiamenti tra tristezza ed eccitamento, improvvisi cambi di umore e impulsività, in un arco temporale di sei mesi.
I risultati evidenziamo che l’associazione tra dispositivi usati per calmare e le conseguenze emotive sono particolarmente elevate tra i ragazzi e i bambini di sesso maschile con un forte temperamento, che li rende più sensibili a sentimenti di rabbia, frustrazione e tristezza.
Secondo Jenny Radesky, leader del team di ricerca, l’uso di smartphone e tablet non deve diventare un metodo sistematico per la regolazione delle emozioni. Tra le soluzioni suggerite quando i genitori sono in difficoltà e vogliono fare ricorso ai device elettronici, Radesky consiglia di ricorrere a tecniche sensorie per sfogarsi, come ascoltare musica, saltare su un trampolino, guardare un libro, ma anche dare un nome alle emozioni e dire ai propri figli di cosa si tratta, magari usando dei colori per descriverle come il blu se sono annoiati, il verde per la calma, il giallo per ansia/agitazione e il rosso per un momento di esplosività emotiva.
Fonte: JAMA Pediatrics 2022